Nel suo libro “La forza della Ragione” (pag. 277 e 278 ; ed. BUR 2010, la pubblicazione originaria era del 2004), Oriana Fallaci, nel parlare del nostro popolo e della sua scarsa propensione all’uso della Ragione e dell’intelligenza, sosteneva che, il popolo appunto, aveva da tempo preferito piegarsi a qualsiasi forma di oltraggio e di cancellazione della propria memoria e della propria identità. Così scriveva: “Forse Tocqueville si riferiva a noi italiani quando diceva che il matrimonio su cui si basa la democrazia, il matrimonio dell’Uguaglianza e della Libertà, non è un matrimonio riuscito. Che non è riuscito perché gli uomini amano la libertà meno dell’uguaglianza, e la amano assai meno perché sfociando nel collettivismo l’uguaglianza toglie agli individui il peso della responsabilità. Perché non esige i sacrifici che esige la libertà, non richiede il coraggio che richiede la libertà, non ha bisogno della libertà….”
Archivi categoria: Senza categoria
“DENTRO E’ FUORI” Enrico Filippi espone a Roma dal 30 ottobre all’8 novembre 2015 presso la Domus Romana
LEGGE DI STABILITÀ: FRANCESCHINI, DOPO GLI ANNI DEI TAGLI SI TORNA A INVESTIRE E ASSUMERE NELLA CULTURA
Concorso straordinario per 500 assunzioni, +8% bilancio Mibact, stabilizzazione dell’ArtBonus al 65%, aumento a 140millioni Tax Credit Cinema
70 anni dopo
Focus storico sullo sbarco ad Anzio del 22 gennaio 2014
Cancellare la memoria (lettera al Prof. Ainis)
michele.ainis@uniroma3.it
Roma, 28 giugno 2014.
Caro Professor Ainis,
mi scuserà innanzitutto la forma confidenziale del “caro”, ma di questi tempi, oscuri, molto oscuri, trovare una persona, un uomo di diritto come lei, che si preoccupa di non distruggere cosa c’è rimasto di buono nel nostro paese o che andrebbe recuperato dal passato, è cosa assolutamente rara, soprattutto se esercitata con onestà e disinteresse.
Leggo il suo articolo sull’Espresso “Due o tre cose da non rottamare”, uscito nelle edicole il 27 giugno scorso.
La sua esortazione a Renzi mi sembra quanto mai opportuna ed io, per parte mia. non mi dilungherò con considerazioni politiche sul premier.
Faccio solo qualche considerazione. La prima, è che non riesco a capire dove pensano di portare il Paese, non solo Renzi oggi, ultimo di una nutrita schiera di Messia e di uomini della Provvidenza, ma anche tutti gli altri soggetti che sono apparsi sulla nostra scena politica. Sarebbe utile conoscere se tra tutti questi rinnovatori e rottamatori, che il Paese ha avuto negli ultimi venti anni, ve ne sia stato qualcuno che si sia posto questa domanda: “ma dove potrebbe andare il Paese con quello che sto facendo, con quello che propongo?”
Ho il dubbio che la domanda non se la siano posta. Semmai sembra realistico pensare che se ne siano fatta un’altra: “con quello che sto facendo, dove potrei arrivare? Passerò alla storia?” Ecc. ecc.
Insomma la sorte del popolo e del paese, dei quali pure hanno sempre detto di volersi interessare, non sembrano essere al centro del loro agire, dei loro obiettivi.
La seconda considerazione che faccio, e che mi preoccupa ancora di più, anzi diciamo pure che mi terrorizza, é che dalla fine della cosiddetta prima repubblica, chiunque si sia posto come attore del cambiamento, come superatore del vecchio, ha sempre impostato il problema in questi termini: il vecchio è vecchio, soprattutto in politica, e come tale non serve più. Va semplicemente distrutto, cancellato, criminalizzato. Bisogna passare al “nuovo che avanza” e mandare in soffitta tutto: personaggi, storie, culture politiche, ideologie e ideali; tutta roba dell’ottocento e del novecento che non serve più a nulla.
Ora. questa marea che ha travolto tutto, trovava indubbia giustificazione agli occhi della gente, soprattutto per la corruzione che è emersa agli inizi degli anni novanta del secolo scorso, e che continua senza sosta ad emergere ancora oggi tra la classe politica, tra i gran commis di stato, tra gli imprenditori e di ogni altro ceto che si trova a contatto con la cosa pubblica o gli affari sporchi. Come non capire il sentimento popolare di rabbia!
Tuttavia, a fronte di tali fatti oggettivi, in tutti questi anni è montata, in una parte considerevole dei partiti, soprattutto quelli più grandi, un’ideologia, per così dire, della cancellazione della memoria. Che si è articolata attraverso operazioni di criminalizzazione di tutto ciò che è stato, senza un confronto, senza un’analisi serena ed obiettiva dei fatti e della storia, cancellando soprattutto le voci fuori dal coro. In tale operazione la stampa ha avuto un ruolo di criminale asservimento a quanti hanno portato avanti senza sosta questa operazione. L’imperativo è stato: cancellare, cancellare, cancellare ogni possibile traccia. Togliere la parola a chiunque avesse un’idea diversa.
Arrivando alla conclusione di queste brevi considerazioni, credo che si possa dire, e così facendo però contravvengo a quanto mi ero ripromesso di fare in apertura di questa nota, che Renzi stia portando avanti, con abilità e un consenso mai avuto prima dai leader di questi ultimi venti anni, un’operazione di cancellazione della memoria, di sterilizzazione della coscienza e della conoscenza critica, che sono il pane e la benzina della vita democratica.
Questi argomenti che credo non dovrebbero far dormire sonni tranquilli a quelle voci libere che spero siano ancora presenti ed attive nel nostro Paese.
Con stima.
Giuseppe Filippi
____________________________________
Giuseppe Filippi
Dirigente D’Azienda – Roma
Recapito cell. 3357889156
Varato il Decreto “Cultura”
“La Cultura si progetta in Europa”, Rovigo 24 Aprile
Info session sul Sottoprogramma Cultura di Europa Creativa.
24 Aprile 2014, ore 9.30
Centro Turistico di San Basilio, di Ariano nel Polesine
Rovigo
Come arrivare
Come preannunciato, il Creative Europe Desk Italia – Ufficio Cultura sarà a Rovigo il 24 Aprile per presentare il Sottoprogramma Cultura durante l’iniziativa ‘La Cultura si progetta in Europa’, organizzata dall’Ufficio Politiche Comunitarie della Provincia di Rovigo.
Marzia Santone e Maria Cristina Lacagnina presenteranno i progetti di cooperazione europea, dedicati a tutti gli operatori del settore culturale e creativo e i progetti di traduzione letteraria, dedicati alle case editrici/gruppi editoriali impegnati nella traduzione di opere letterarie.
Durante la giornata informativa è prevista anche una sessione dedicata alle opportunità di Horizon 2020 in tema culturale e una sessione aperta in cui sarà possibile effettuare un breve colloquio con le esperte del Creative Europe Desk Italia.
I lavori si concluderanno con l’inaugurazione della mostra “Genius Loci…nelle radici l’identità” di Miranda Greggio e Paolo Sartori.
L’evento è gratuito, ma i posti sono limitati. Per iscrizioni scrivere esclusivamente a politiche.comunitarie@provincia.rovigo.it entro venerdì 18 Aprile.
Per info e chiarimenti: 0425 386171-141
Per farsi un’idea sullo stato della cultura in Italia
Di seguito riportiamo i documenti del Ministero dei Beni Culturali per gli anni 2012 e 2013 e il link dell’Istat sul quale trovare dati di grande interesse.
Buona navigazione