19 settembre 2024
“Mi sembra molto indebolito nella Commissione europea il ruolo della Cultura e della creatività, separato per la prima volta dalla filiera della Educazione e messa come secondo titolo delle competenze (Equità intergenerazionale, cultura, giovani, sport) affidate al Commissario maltese Glenn Micalleff (un giovane funzionario, già capo della segreteria del primo ministro Abela). Sarà importante valutare quali effettivi programmi, budget e quali DG afferiranno a questo Commissario e soprattutto se sarà mantenuto l’approccio trasversale che abbiamo conquistato in Europa grazie soprattutto al Parlamento europeo con la ricerca, le Imprese culturali e creative, i fondi triturati e la diplomazia culturale”. E’ il commento di Silvia Costa, già presidente della Commissione Cultura del Parlamento europeo dal 2014 al 2017, all’indomani dell’annuncio da parte della presidente della commissione Europea, Ursula von der Leyen, del nuovo commissario che avrà tra le deleghe anche quella della cultura. “Tale indebolimento del settore culturale rischia di creare inoltre ancora maggiore squilibrio, anche come budget, nell’ambito della gestione del programma Europa Creativa che riunisce cultura, e Media e audiovisivo che invece va alla DG Connect”.
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