I giovani italiani, per garantirsi di che vivere, hanno due scelte: emigrare o farsi eleggere in Parlamento.

Quale speranza di futuro hanno i giovani italiani, e non solo loro? Negli ultimi tempi, si parla, con frequenza superiore al solito, di disoccupazione, con particolare riguardo a quella giovanile e femminile. Le parole sono troppe e le chiacchiere stanno a zero, in quanto di fatti se ne vedono pochi. Nulla si fa neppure per i giovani cosiddetti Neet, cioè quei giovani che non studiano, che non lavorano e che sono talmente sfiduciati e avviliti che hanno rinunciato persino a cercare una qualsiasi occupazione e/o a proseguire un regolare corso di studi per conseguire un titolo spendibile nel mercato del lavoro. A questo punto non resta loro che attendere speranzosi il reddito di cittadinanza o intraprendere il calvario dell’emigrazione. Per male che vada possono sempre candidarsi al parlamento o a qualche consiglio regionale o comunale per assicurarsi indennità e gettoni di presenza utili anche a pensione. Qualcuno, or non è molto, aveva suggerito alle donne di sposare un buon partito.

(Adolfo Gente)